Importante impegno dell’Adoc regionale per il caso Citroen dopo che la casa madre aveva avviato il richiamo di oltre 600 mila vetture prodotte tra il 2009 e il 2019 in una ventina di Paesi dell’Europa meridionale (Italia compresa), del Medio Oriente e del Nord Africa. In particolare, la campagna riguarda 497.171 Citroën C3 e 108.601 DS3.

L’impegno delle sedi regionali ha permesso di essere vicino ai consumatori e di risolvere il problema.

“Il rapporto diretto con la casa madre ed il coinvolgimento dei concessionari hanno consentito di gestire velocemente le problematiche senza ricorrere a metodi estremi – ha spiegato la Presidente dell’Adoc di Bologna Angela Lelli-. La nostra scelta di interloquire si é rivelata vincente.

“Le uniche difficoltà sono state riscontrate, in alcuni territori, per la mancanza di pezzi di ricambio e di auto sostitutive che hanno ritardato la risoluzione della problematica- ha sottolineato il Presidente dell’Adoc Emilia Romagna Manuel Michelacci-. Tuttavia, a livello regionale, i nostri associati hanno ottenuto ciò che gli spettava, in tempi accettabili”.

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