Oggi è la giornata mondiale del risparmio.Purtroppo, negli ultimi anni la propensione al risparmio delle famiglie italiane è diminuita. Secondo la Bankitalia, nel 2022 la quota di reddito destinata al risparmio è stata dell’8,2%. Una percentuale nettamente più bassa rispetto agli anni ‘80, in cui si risparmiava fino al 20%, o agli anni della pandemia in cui siamo riusciti a risparmiare tra il 13,2% e il 15,6%. Questa diminuzione è dovuta a diversi fattori, tra cui l’inflazione, la guerra in Ucraina e l’incertezza economica. E tu? Sei riuscito a mettere qualcosa da parte nell’ultimo anno?

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0EPHxxDgfA41ohrA29CFsCD1RMrpayjwKkUJuJ3fWHpniZ6zGQgChTKcap7S1b21Sl&id=100064533679181

A questo si lega il tema dell’indebitamento delle famiglie. “Come si evince dal report regionale della Banca d’Italia – sottolinea il Presidente Adoc Emilia Romanga Manuel Michelacci – alla propensione al risparmio che diminusice, si affianca il ricorso all’indebitamento anche per soddisfare esigenze a breve e medio termine. Dai dati risulta un aumento del credito al consumo pari al 5,1%, che ha l’obiettivo di sostenere alcune spese o di rateizzare i pagamenti. Tutto ciò rappresenta l’ormai onnipresente sintomo di una situazione di allarme, soprattutto per i ceti meno abbienti, e con nuove sacche di povertà che toccano anche la forza lavoro. Con un’inflazione finalmente in diminuzione, rimane comunque troppo alto il costo del carrello della spesa, a causa di prezzi ormai stabilizzatisi al rialzo. Non resta che continuare ad invocare una netta presa di posizione sulla politica salariale, se si vuole evitare che le famiglie e i cittadini vengano messi in difficoltà, ancora una volta, da situazioni non dipendenti da loro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *