Il 2022 si è concluso con una leggera inflessione inflazionistica. Per la prima volta si è osservato il segno meno davanti alla percentuale relativa all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo. L’osservatorio della Commissione Prezzi del Comune di Bologna ha registrato, infatti, un -0,4% nel valore congiunturale, quindi in relazione al mese di novembre 2022. Tuttavia, il valore tendenziale che si riferisce a dicembre 2021 registra comunque un +12%. La situazione continua ad essere tutt’altro che rassicurante.

Il 2022 è stato l’anno all’insegna dei rincari e l’inizio del 2023 non sembra averne invertito la tendenza. Nonostante un tenue raffreddamento nell’ultimo mese dell’anno, il 2022 ha presentato un conto salatissimo alle famiglie bolognesi e non solo. Parliamo di una spesa aggiuntiva media per famiglio tipo, in un anno, di 2900 euro per le famiglie emiliano-romagnole, che diventa di 3100 nel capoluogo felsineo. Il tutto, a fronte di salari e pensioni stagnanti, che continuano a subire l’erosione del potere d’acquisto. La Legge di Bilancio del nuovo governo Meloni non ha dato le risposte sperate, e così le famiglie iniziano a dover lesinare già dalla terza settimana del mese. Nello specifico, la sezione “abitazione, acqua, elettricità e combustibili” ha subito i rincari maggiori, con un +57,9%. E non si tratta qui di beni di lusso, o di beni a consumo medio, ma di obblighi impellenti e inderogabili che impattano soprattutto sulle classi meno abbienti. La situazione non può che ripercuotersi su vari aspetti della società, con una media età per i giovani che abbandonano la casa dei genitori che si sta avvicinando a toccare i 30 anni e con nuove sacche di povertà assoluta e relativa. L’ultimo rapporto del CENSIS delinea 5,6 milioni di poveri in Italia, con una percentuale che si avvicina al 10%.

Bollette, energia, carburante e inflazione rimarranno al centro del dibattito pubblico ancora per molto. ADOC continuerà a supportare tutti i consumatori nella rinegoziazione e soluzione di potenziali controversie nei contratti con compagnie energetiche, di telefonia, assicurative e non solo, nella speranza di rendere anche solo un po’ meno amaro lo sguardo rivolto al futuro.

M.M.

“Realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020”.

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