Dal 31 luglio il registro sarà operativo per il pubblico: massima attenzione per le aziende di telemarketing che rischiano multe fino a 20 milioni di euro
Niente più chiamate indesiderate sul telefono cellulare e di casa diverse volte al giorno e niente più voci insistenti e stress. Prendiamo spunto dal seguente articolo trovato in rete (https://www.ilgazzettino.it/tecnologia/news/chiamate_indesiderate_cellulari_come_bloccarle_registro_opposizioni_13_aprile-6623137.html) per fare un po’ di chiarezza sul mondo del telemarketing. Questo settore infatti ha subìto un bel colpo dal 13 aprile quando è entrato in vigore il decreto del Presidente della Repubblica n. 26, firmato da Sergio Mattarella lo scorso 27 gennaio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo che prevede il “nuovo registro delle opposizioni”. Una nuova arma in difesa e a tutela dei consumatori, troppo spesso bombardati da chiamate, a volte al limite della legalità. Il nuovo registro delle opposizioni, come anticipato, è entrato in vigore il 13 aprile: il 31 luglio è fissata la scadenza per il completamento delle operazioni, mentre al massimo dall’1 agosto dovrebbe partire il nuovo servizio pubblico che consentirà ai consumatori di opporsi alle chiamate (anche automatiche) dei call center.
Come iscriversi? – Il consumatore, secondo l’articolo 7 del decreto, potrà iscriversi al nuovo registro delle opposizioni chiedendo che la numerazione di cui è intestatario e il corrispondente indirizzo postale vengano iscritti al registro per opporsi al trattamento di tali dati per fini di comunicazione commerciale, vendita diretta mediante operatore o anche con sistemi automatizzati di chiamata o chiamate senza operatore. Il consumatore potrà iscriversi al nuovo Registro delle opposizioni in maniera gratuita attraverso la compilazione di un modulo web sul sito del gestore del nuovo registro, chiamando un numero o via e-mail.
Multe fino a 20 milioni di euro – Una tutela che mettere in allerta le aziende di telemarketing, le quali dovranno prestare molta attenzione da ora in poi prima di sollevare la cornetta e digitare i numeri da chiamare. Infatti, le aziende e le compagnie di telemarketing sono tenute a verificare che le proprie liste di contatti non siano iscritte presso il registro, e dovranno esse stesse fornire la lista dei numeri che intendono contattare. In caso di violazione della norma, per le società di telemarketing le multe sono fino a 20 milioni di euro, per le imprese fino al 4% del fatturato annuo.
Soddisfatto il Presidente dell’Adoc Emilia Romagna Roberto Rinaldi per il decreto appena firmato: “Quello appena registrato è un provvedimento decisamente importante che, dopo alcuni anni di continue lamentele sortite da parte di migliaia di cittadini utenti, ridà la possibilità ad ognuno di poter decidere autonomamente e liberamente di ricevere promozioni e/o informazioni mirate e non casuali. Credo – conclude il Presidente Rinaldi – che sia un atto dovuto nei confronti di coloro che, a propria insaputa, continuano ad essere vittime di un sistema di telemarketing aggressivo”.
Mario Giuliante
“Realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020”.